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Giuseppe Crosa di Vergagni nacque nel 1886 a Belluno da una nobile famiglia genovese. Si laureò nel 1912 al Politecnico di Milano, dove era allievo di Gaetano Moretti. All'inizio della sua carriera effettuò lavori sul territorio genovese (villa Borzino a Busalla, 1922; villino Panizza a Crocefieschi, 1926), oltre ad interventi su palazzi e ville nobiliari. Nel 1929 assunse la carica di segretario provinciale del Sindacato Fascista Architetti e dal 1931 al 1932 fu segretario regionale; nel 1932, in disaccordo con gli esiti del piano regolatore di Genova, Crosa rassegnò le sue dimissioni. Tra le opere "di regime" da ricordare la casa del Balilla (1930); il palazzo progettato per la nuova sede amministrativa delle acciaierie Ilva; e il più recente palazzo Terzano (1938). Fra il 1935 e il 1936 realizzò la fontana di piazza De Ferrari, facendo costruire la vasca in un unico stampo. Si occupò della ristrutturazione e restyling di palazzi storici genovesi; della progettazione di costruzioni ospedaliere, ecclesiastiche e per il tempo libero, nonché della realizzazione di monumenti celebrativi e opere funerarie. Il volume analizza tutta la sua produzione e i progetti rimasti inediti.