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Nel lacunoso panorama della pittura in Liguria nel XIV secolo, la tavola del santuario di Nostra Signora del Belvedere, restituitaci nelle sue antiche fattezze grazie a un recente restauro, costituisce un documento prezioso e aggiunge un tassello alla conoscenza di un tessuto artistico tanto vivace quanto difficile da ricostruire. Emblematico delle sorti della pittura trecentesca ligure e genovese in particolare, in cui costante e nodale fu la penetrazione di artisti e opere forestieri, il dipinto spinge a meditare sulle relazioni culturali che legarono Genova alla Toscana, e in particolare a Pisa, al cui ambito pittorico l'opera si può ricondurre. Il libro, con scritti di Federica Siddi e Gianluca Zanelli, avvicina la tavola alla produzione del volterrano, ma attivo a Pisa, Francesco di Neri, arricchendo così la conoscenza di opere toscane della seconda metà del Trecento in Liguria.