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"Il Saggio di Rosmini smonta una per una le tesi del 'comunismo utopistico', senza poter ancora prendere in considerazione quel che verrà chiamato un anno dopo da Marx il 'comunismo scientifico'. Eppure ai lettori non sfuggirà come Rosmini anticipi una serrata critica al Manifesto di Marx e contribuisca così a cogliere quanto esso contenga di 'utopistico', magari proprio per l'ambizione di indossare l'abito 'scientifico'. Le dottrine esposte, analizzate, confutate da Rosmini sono quelle di Owen, di Fourier, di Saint-Simon: in vario modo tese a vincolare l'uomo al determinismo di leggi economiche, sociologiche, materiali che ne sopprimano la libertà." (Luigi Compagna)