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Don Domenico è un innamorato della Parola. L'ha studiata con cura, pregata, amata; vissuta. Come un vero pastore. Con "gli occhi rivolti al Signore" come ci dice il salmo! Da quello studio sapienziale è uscito un suo libro molto impegnativo, difficile oserei dire! È una riflessione sul mistero del male, e del bene. Considerati con occhi contrapposti. Il titolo chiarissimo: "I Primogenitori hanno visto Dio con gli occhi del diavolo!". Cioè l'inganno di vedere in Dio la contrapposizione all'uomo. La opposizione alla verità. La menzogna radicale, che falsifica il vero volto di Dio. Il giubileo sarà l'occasione di rileggere certe pagine di estremo realismo che don Domenico sa tracciare con precisione e tanta riflessione. La non-fede si fa superbia, arroganza, infedeltà. Adamo si fa "idolatra", cioè intessuto di una religiosità formale, superficiale, menzognera. Ma ecco la grande proposta del bel libro: "Gli apostoli hanno visto il Padre con gli occhi del Figlio". Questa è la grande proposta del Vangelo, la fede che sgorga dalla Bibbia. Gesù ci rivela questo volto del Padre, che è appunto un volto di "misericordia". Giubileo. È la Verità che ci libera. Che si fa spazio per incontrare l'altro. Chi è allora il prete? È colui che ci aiuta a passare dagli occhi nemici del diavolo agli occhi filiali di Gesù. La vita allora cambia. Non perché c'è una funzione in più. Ma perché c'è uno sguardo diverso, un cuore nuovo, un segno nel cielo che si leva, liberante. Allora entra in gioco la comunità!