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"Se la Chiesa ritorna costantemente sul problema della famiglia, è perché sa che la donna è il cuore della famiglia. Quando una donna è equilibrata tutta la famiglia trova la sua stabilità e quando la donna ricerca la sua identità, è tutta la famiglia a essere in crisi. Rimane un ultimo segno dei tempi: la teoria del gender che si diffonde, la quale sostiene che non esiste una differenza biologica tra uomini e donne determinata da fattori "scritti" nel corpo, ma che gli uomini e le donne sono uguali da ogni punto di vista. La differenza morfologica non conta niente. Invece la differenza maschile/femminile è una differenza esclusivamente culturale. Gli uomini sono uomini perché sono educati da uomini, le donne sono donne perché sono educate da donne. Senza queste costruzioni culturali non ci sarebbero differenze tra donne e uomini e il genere umano sarebbe fatto di persone uguali. In tal modo la sessualità viene dissociata dalla personalità, non viene naturalmente connessa con la costruzione di una persona. La Bibbia afferma che Dio ha creato l'uomo "maschio e femmina". È imprescindibile confrontare la teoria del gender con il dato rivelato. Quale può essere il fondamento della società se non si riconosce la differenza sessuale? Come può la famiglia essere strutturata al di fuori dei rapporti tra un uomo e una donna, rapporti che sono fonte di alleanza, di filiazione e di generazione? Come può la vita psichica umana svilupparsi quando la realtà del corpo viene negata?