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Giunto alla sua ottava fatica - tuttora lontano lo storico record erculeo - Andrea Di è ancora alle prese con "l'éducation sentimentale" dell'amico, collega, forse fratellastro o "alter ego" o antisosia, Andrea Deppisis: ed è bizzarro che, mentre di costui sappiamo ormai tutto, o quasi, comunque molto (secondo certuni, troppo), la figura e la stessa identità dell'Autore restino avvolte nell'ombra più fitta. Del Deppisis si potrebbe dire che, in questa seconda parte, cambi marcia: le sue vicende amorose, da grigie e confuse, quali le abbiamo conosciute sinora, si fanno a un tratto colorate, verrebbe da dire spumeggianti - una fiaccola di speranza per i molti pendolari, usi e rassegnati ad attendere con pazienza un regionale della Passione ardente, in perenne ritardo. Quasi in appendice ad "Accadde una notte", o post-scriptum, "L'ultimo miglio" riporta alla ribalta, dopo lunga assenza, un grande protagonista delle prime "Storie", il bel Dioneo, playboy "malgré lui", insieme a una partner d'eccezione: Inge, diva di "Mephisto", prima, e non dimenticabile "star" dell'intera raccolta. Si spera di vederne belle, oltre a lei.