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«Dacci oggi il nostro pane quotidiano» dice il «Padre nostro». È anche l'implorazione che esprimono le mani tese davanti al panificio, luogo cardine del romanzo. Esse interrogano la nostra visione della vita, mettono in crisi la nostra coscienza e ci interrogano sul motivo stesso della nostra esistenza. Non possiamo rifiutare lo sguardo di chi ci è vicino. «La nostra vita ha un senso diverso, è la massima espressione di noi stessi. Deve essere vissuta con dignità e rispetto, di qualsiasi colore, cultura e stato sociale essa sia». È il messaggio che ci trasmette Roberto, uno dei protagonisti del romanzo.