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"Quando don Diana venne ucciso dalla camorra (la sua storia è tornata a essere famosa grazie al successo di "Gomorra") alcuni amici vollero ricordarlo raccogliendo i suoi scritti e aggiungendovi testimonianze e saggi di giornalisti, politici, volontari, magistrati, sociologi sul suo operato e sulla zona in cui egli operava, Castel del Principe, regno delle "famiglie" criminali che ne avevano deciso la morte. Il libro uscì pochi mesi dopo il delitto, a spese di pochi amici, presso l'editore napoletano Pironti con i contributi di Nicola Alfiere, Donato Ceglie, Goffredo Fofi, Amato Lamberti, mons. Raffaele Nogaro, Isaia Sales e Conchita Sannino. Ci è parso opportuno riproporlo per il suo valore di testimonianza, di riflessione e di scandalo, e perché nel frattempo molti libri hanno raccontato la vita di don Diana, basandosi su questo, e raramente citandolo."