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Paese di poeti, si diceva una volta. Oggi gli osservatori internazionali (dati OCSE) ci pongono all'ultimo posto nella comprensione del testo, agli ultimi nelle prove di matematica ed al secondo per concentrazione di popolazione NEET (persone fra i quindici e i ventinove anni disoccupate, non inserite nel sistema d'istruzione ed escluse da un percorso di formazione). La scuola italiana ha bisogno di ritocchi o va ripensata in toto? Il presente contributo mette in luce le criticità strutturali ed ideologiche del nostro sistema scolastico, guarda ai cambiamenti in atto e scommette su quelli futuri, arrivando a proporre una riforma completa ed organica della scuola dell'obbligo che formi cittadini del nostro tempo e non alunni disorientati.