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Federica Bonzi da pochi anni esterna in poesia il suo pensiero, dovuto a un lavoro dove la cura della parola è indice della sua interiorità. Tre sillogi al suo attivo (BellezzaInstabile, Portugal e Lontana la riva) nelle quali si nota il suo affinamento e la sua cifra stilistica sempre più matura e vigile ad ogni istanza ermeneutica. Un'opera aperta si può chiamare, suscettibile a diverse interpretazioni. Il suo "rilimare" continuo è sintomo di crescita e di rispetto per un'arte poetica senza tempo, che non insegue le mode di turno e riflette il travaglio esistenziale e il decoro che ogni poeta, che tale voglia dirsi, sente nel proprio intimo. Partecipa a pochi e selezionati concorsi ma sempre distinguendosi e facendosi notare per vincerli o conquistando le prime posizioni. Le sue apparizioni sulla stampa specializzata sono diverse e ben calibrate così come in varie antologie, fra tutte "Oltre Itaca, radendo il cielo". La sua poesia può apparire di nicchia ma la poesia, si sa, non è per tutti.