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Nel parlare del proprio cane, che non c'è più, è facile cadere nella retorica, nel sentimentalismo e, forse, anche nel ridicolo. Perché chiunque non abbia mai avuto un cane, non può sapere cosa voglia dire amare ed essere riamati, in modo autentico, sincero, disinteressato e, dunque, non sapere come si sta quando il nostro amico se ne va, si addormenta per sempre, lasciandoci soli ad affrontare la vita: una vita che, senza di lui, non avrà lo stesso sapore, la stessa vivacità, perché - dopo - la vita è solo un susseguirsi di giorni e basta. Questa è la storia di Attila, soprannominato "Bimbo" per la dolcezza del suo temperamento, un boxer che ha dato moltissimo (ed anche di più) a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Maria Assunta Cicalini, perugina di nascita e sappadina d'adozione, ha sempre avuto molto a cuore la tutela degli animali ed il rispetto per i loro diritti. La vicinanza con un boxer dolcissimo non ha fatto altro che accentuare l'amore verso di loro, specialmente verso i cani: creature con sentimenti ed emozioni, capacissimi di rapportarsi con gli "umani", benché sprovvisti di parola ma, forse per questo, ancor più capaci di grande empatia.
