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Auschwitz autunno 1944. Il tenente Karl Von Kilest si occupa del trasferimento degli ebrei in salute verso Bergen - Belsen. La Germania è in pericolo. Gli angloamericani da una parte e i russi dall'altra stringono nella morsa il Reich. Qui però, il giovane tenente uccide due ebrei. Jacob e Ismael, padre e figlio. Il primo è accusato di aver assassinato una sentinella, il secondo ha solo cercato di difendere ingenuamente il proprio padre. Un tenente delle SS che uccide due ebrei ad Auschwitz. Un fatto normale, quasi banale, ma che scatena rimorsi, sogni, eterni ritorni. Colonia 1962. Karl è un imprenditore. Ha una moglie, una figlia, un'amante e il suo passato che improvvisamente resuscita. Sogno, realtà, rimorso, dannazione, esoterismo. Una scrittura violenta, cinica, aulica. Le maggiori ispirazioni dell'autore sono Bernard, Sartre e Heidegger. Lettura e filosofia al servizio della fantasia.