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Perché Ernesto Preatoni può essere definito senza forzature un vero pioniere? La risposta è semplice: ha saputo aprire nuove strade in territori fino a quel momento inesplorati. L'esordio è stato l'avvio della scalata alla Bi-Invest, la prima, grande scalata in Borsa, a Piazza Affari. Poi l'assalto al cielo dell'alta finanza milanese, quando ha puntato sulle Generali, il colosso assicurativo triestino, attaccando il controllo della Mediobanca di Enrico Cuccia. Successivamente gli attacchi alle banche popolari, la scoperta e il lancio di Sharm El Sheikh, gli investimenti immobiliari nei Paesi Baltici. Tutte iniziative di cui è stato protagonista secondo il principio che "quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo". Di sicuro Preatoni ha saputo creare una fortuna partendo da Garbagnate, un paesino a Nord di Milano, e dalle conversazioni con Aldo Ravelli, per mezzo secolo protagonista della Borsa italiana.