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Questo libro narra l'imperfezione. La sua ineludibilità, la bellezza, il dolore che essa comporta. Nelle pratiche di vita e di impresa. Questo libro si muove nella cornice del capitalismo industriale. Interrogando una crisi perfetta. Risponde alla crisi dando respiro alla matrice umanistica dei saperi manageriali: propensione al confronto, al dubbio, al non dogmatismo. Tollerando l'ansia che ne deriva. Se ne consiglia la lettura a chi sente la terribile urgenza di una economia senza economicismo. Per meglio orientare il futuro delle organizzazioni che ogni giorno abitiamo. Se ne sconsiglia la lettura a chi abbia rinunciato al dialogo tra scienza e non scienza, tra cultura e natura. In nome di strumentali pretese di affermare certezze. Fantasticando su una possibile impresa davvero perfetta. Con scritti di Pier Luigi Celli, Eugenio Mazzarella, Enzo Rullani, Luigi Maria Sicca, Francesco Varanini.