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La poesia di Rosa Maria di Salvatore nasce da una accorata voglia di sognare e di rivivere i suoi anni verdi, che lei immagina come un'età aurea di cui ha rimpianto e nostalgia. L'oggetto dei suoi sogni viene lasciato intravedere vagamente e definito ora come emozioni segrete, fiori di speranza, voglia di tenerezze, ora come stagioni ancora intatte (quelle della fanciullezza) contrassegnate da sorrisi e speranze, ora come un'eco di gioie perdute.