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Ultimo racconto fantastico scritto da Verne "M. Ré-dièze et M.lle Mi-bémol" è una "fantasia" sul passaggio dall'infanzia all'adolescenza, sviluppata in maniera originale e fortemente simbolica. La polifonia del coro, in cui voci maschili e femminili si confondono ancora in quel candore che per antonomasia le definisce, si riproduce nella scrittura che oscilla dall'"io" del narratore omodiegetico al "noi" dell'intera cantoria. Caratteristica del fantastico verniano è certo quel tocco leggero che gli consente di affiancare reale e surreale senza crepe angosciose, sebbene non manchi la figura dell'artista inventore che sfida le leggi della natura: l'organaio e organista Maître Effarane turberà la quiete del piccolo borgo svizzero, ma solo fino all'epilogo, come sempre verosimile e rassicurante. Un insolito Jules Verne ci appare in queste pagine, non più sotto le spoglie leggendarie di saggio educatore dei fanciulli, ma scrittore autentico, capace di plasmare l'immaginario con arte poetica e infinite varietà di tono.