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Dalla metafora della coltura della terra la riflessione educativo-didattica riceve, nel corso dei secoli, innumerevoli e multiformi suggestioni. Si coltiva il seme dell'intelligenza perché possa germogliare, si dissoda il terreno perché il sapere metta radici, si seleziona il frutto della conoscenza. Ancora oggi tra insegnanti ed educatori si osserva, diffusa, la tendenza ad individuare nella coltura della terra un luogo di importanti esperienze formative d'apprendimento/apprendistato delle più significative regole che sovrintendono alla vita, di attese di crescita, di risoluzione di conflitti, di armonico sviluppo delle potenzialità dell'essere umano nel contesto di quel sinergico, diversificato, sistema di forze che è la natura. In tale contesto la Sicilia si offre, tra storia e nuova progettualità, quale importante laboratorio di riferimento, con un proprio significativo patrimonio di esperienze di educazione all'aperto e di campi scolastici.