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Giovanni Canzoneri è alla sua seconda pubblicazione di racconti, legati alla sua terra d'origine Bagheria, in provincia di Palermo. L'utilizzo di espressioni dialettali all'interno della sua scrittura ci riporta anche alle scene filmiche di un famoso film di Giuseppe Tornatore. Canzoneri, quando ne sente il bisogno nei suoi "Cunti", sottolinea alcuni momenti con rime, modi di dire, proverbi provenienti dalla cultura popolare siciliana, che rendono la sua scrittura più interessante e meglio godibile. Addirittura, il racconto che introduce questa sua seconda raccolta, "Vi cuntu e v'arricuntu", viene tutto sviluppato in rima baciata, il che fa venire in mente storie ormai diventate classiche, come "La barunissa di Carini" o tante altre famose vicende del vasto repertorio dei cantastorie. La scelta stilistica di Canzoneri denota un forte bisogno dello scrittore di sentire i suoi "cuntu" cantati, raccontati a voce alta, messi in scena, così come lui stesso ha d'altronde già fatto, adattando a commedia teatrale uno dei racconti tratto dal suo primo volume.