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Una storia di tante cadute: nella vita, nell'amore, nel lavoro, sul palcoscenico. Georges Vilanovitch insegna ai suoi allievi l'arte di cadere bene per suscitare l'applauso del pubblico. Un romanzo crudele e magico per il suo lato poetico, un dialogo a più voci: il ritratto di un artista geniale la sua infanzia, la madre, la vocazione, le passioni - è eseguito da punti di vista diversi, in tempi diversi. Intrecci coinvolgenti, narrazioni come sequenze cinematografiche o scene teatrali, sospensioni, spingono la curiosità del lettore a andare avanti nel racconto, fino all'ultima caduta del protagonista, una morte assurda ma anche reale. Divertente ironia e commovente tragicità, come il ferimento dell'uomo-lucertola da parte del piccolo Georges, catturano emotivamente e danno a quest'opera significati umani e esistenziali che restano nella nostra memoria profonda.