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Il volume ripercorre le vie seguite dall'astronomia da Talete a Keplero: dalle più antiche concezioni cosmologiche, attraverso lo studio matematico dei moti planetari, fino alla dissoluzione degli armamentari di cerchi - omocentrici, eccentrici, deferenti, epicicli - nel copernicanesimo kepleriano. Un lungo racconto dove campeggiano figure di grande rilievo: i capitoli su Platone, Aristotele, Tolomeo, Copernico, Tycho Brahe e Keplero sono vere e proprie monografie, ma anche personaggi minori come Eraclide, Aristarco, Apollonio, i Padri della Chiesa e gli astronomi arabi sono trattati con la stessa attenzione e maestria. Il Seicento stabilisce una linea di demarcazione precisa tra due periodi della storia dell'astronomia; anteriormente si ha il lungo e complesso sviluppo dell'astronomia "matematica", orientata verso la ricerca di sistemi geometrici capaci di render ragione del moto dei pianeti; nel Seicento - con Galileo e con Keplero, che si pone come erma bifronte tra i due periodi - ha inizio una considerazione fisica dei moti celesti, con una problematica del tutto nuova, da affrontare con altri mezzi.