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Tommaso di Ser Giovanni Cassai, conosciuto dapprima come Mazo e poi come Masaccio, è senz'altro un artista rivoluzionario per il suo tempo. Vive nella Firenze del Quattrocento, amico di Brunelleschi e Donatello, contribuendo con loro a creare il clima di rinnovamento delle arti che porterà al primo Rinascimento. Le sue opere, che coprono un arco di tempo di soli sei o sette anni, testimoniano che Masaccio doveva essere già famoso prima di aver compiuto vent'anni. La semplificazione dei panneggi, lo studio dal vero, la prospettiva e l'inserimento della visione scorciata, poco usata dagli artisti precedenti, sono tra le novità che contribuiscono a rendere originale e concreta la pittura di questo giovane artista. All'inizio dell'estate del 1428 Masaccio scompare improvvisamente e la sua morte, forse per avvelenamento, è ancora avvolta nel mistero, benché siano passati quasi sei secoli. Nonostante la scomparsa prematura, Masaccio ha influenzato i suoi contemporanei, è stato ammirato da Leonardo, Michelangelo, Raffaello, citato nei trattati, apprezzato a distanza di secoli, con un'eco che arriva al romanticismo di Delacroix e fino al Novecento, quando se ne riscoprono la purezza e l'essenzialità, avviandone una rilettura e celebrazione che continuano fino ai giorni nostri. In questo volume il lettore troverà curiosità sulla vita di bottega, le ricette usate dai pittori, i modi di preparare le tavole e le mescole con gli ingredienti più insoliti, ma soprattutto notizie utili per ricostruire il clima culturale della Firenze rinascimentale e iniziare da qui un viaggio alla scoperta dei capolavori di Masaccio, quasi tutti presenti in Italia e rintracciabili seguendo un itinerario guidato. Introduzione di Raoul Melotto.