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Il libro di Fulvio Anzellotti (1928-2001) - nato un mese prima della morte di Ettore Schmitz, alias Italo Svevo - alterna la storia alla cronaca, l'aneddotto al documento, ed è l'omaggio dell'autore al prozio Italo Svevo, all'uomo e allo scrittore, alla famiglia e alla Trieste dell'epoca. Il grande interesse del libro sta proprio nel fatto di mostrarci Svevo come lo vedeva la famiglia Veneziani, dopo che l'affascinante Livia decise un giorno del 1895 di sposare Italo Svevo, modesto impiegato di banca, che suonava il violino e possedeva anche l'ambizione di scrivere. Ma non contento di regalarci questo inedito "gruppo di famiglia in un interno", Anzellotti ricerca le origini delle due famiglie, gli Schmitz e i Veneziani, legge documenti, curiosa tra lettere private, consulta rapporti economici fino a scoprire e a rivelarci il "segreto" di Svevo.