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Storie di viaggi, di sconfinamenti e cortocircuiti narrativi capaci di ammaliare i fatti e gli immaginari degli esploratori: sono questi i temi delle prime scritture in Nuova Zelanda e nel resto del Pacifico, quando i viaggiatori e i coloni raccontavano per tentare di dare al Vecchio Mondo un'idea di quello che era il Nuovo. Oggi vi sono anche altri motivi ricorrenti nella narrativa di questa vasta area geografica, fra cui la preoccupazione per l'ambiente, temi sociali come la difficile condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in alcune società ancora tribali, la crisi - a volte irreversibile - di tradizioni consolidate da secoli. Anche il senso del mistero e dell'occulto, che fa parte della vita di queste popolazioni e ha ispirato i racconti di tanti scrittori e viaggiatori occidentali (si pensi a Robert Louis Stevenson), è un elemento ancora presente nella tradizione letteraria del Pacifico. Questa piccola antologia vuole aprire una finestra su un mondo complesso e lontano, ma nel quale si agitano problematiche civili e sociali spesso non dissimili da quelle che animano il dibattito culturale nel vecchio continente.