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Tra l'agosto del 2016 e il gennaio del 2017 una serie devastante di scosse di terremoto ha raso al suolo la zona appenninica dell'Italia centrale, con trecento morti e decine di paesi completamente distrutti. Il tempo si è fermato e non è più ripartito: dopo il lutto e lo sconforto, dopo i riflettori dei media e le attenzioni internazionali, il territorio a cavallo tra le Marche, l'Umbria, il Lazio e l'Abruzzo ha continuato a sopravvivere nell'ombra. Racconto, reportage, inchiesta: in questo libro si racconta un «dopo» che, come scrive Silvia Ballestra nella sua introduzione, è in realtà «l'eterno durante di un paese senza». Amatrice come simbolo di un'umanità forse sconfitta ma mai arresa, l'Abruzzo dimenticato tra i dimenticati, lo scandalo del centro commerciale di Castelluccio. Una collezione di istantanee catturate in presa diretta dal cronista in due anni e mezzo passati ad attraversare in lungo e in largo i luoghi del terremoto, alla ricerca di volti e luoghi che si nascondono.