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"Con questo saggio l'autore intende fare il punto su un periodo preciso e ben delimitato, nel tempo e nello spazio, della letteratura di fantascienza: la produzione inglese degli anni 1926-1970. La ragione principale della scelta è il giudizio qualitativo, che vede nel nucleo degli scrittori e dei filoni tematici esemplificati la fase forse più saliente dell.intera fantascienza moderna. Nomi come Aldous Huxley, George Orwell, Arthur Clarke, James Ballard si situano non solo nell'Olimpo degli autori del genere, bensì nella storia letteraria europea tout court, meritandovi uno spazio che si dilaterà nel tempo, vista la natura profetica e anticipatrice della loro opera. Ci auguriamo che l'interesse per la scrittura e l'invenzione di mondi futuri e fantastici possa trasmettersi ai giovani, a partire da coloro che leggeranno questo libro, e restare intatto nonostante le pressioni e le suggestioni, di carattere visivo e multimediale, della nostra confusa, dickiana realtà." (Dall'introduzione di Davide Ghezzo)