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Giulio Cesare Croce (1550-1609) è universalmente noto come inventore delle figure, poi divenute proverbiali, di Bertoldo e Bertoldino; ma la sua produzione è assai più vasta e include circa cinquecento scritti in verso e in prosa, dedicati agli argomenti più diversi e ancora bisognosi di un'adeguata indagine filologica e storico-linguistica. I contributi raccolti in questo volume si concentrano sul Croce linguisticamente più interessante, offrendo edizioni critiche commentate per alcune delle operette composte in dialetto, oltre che indagini specificamente dedicate a temi cruciali quali il rapporto con la musica e la parodia del linguaggio medico. Contributi di: Annamaria Azzarone, Federico Baricci, Luca D'Onghia, Vincenzo Dimaggio, Francesco Giancane, Chiara Kravina, Valentina Nieri, Francesco Rustici, Silvia Terenghi.