Tab Article
In una Roma panlatinista dominata dal gusto arcadico, Dionigi Strocchi abbandona gli studi giuridici per dedicarsi alle belle lettere e intraprendere lo studio del greco sotto l'egida di Ennio Quirino Visconti. E nel 1794, quando pubblica l'Inno a Delo di Callimaco in onore del Principe Agostino Chigi, suo mecenate, il giovane abate forse non immagina che quella prima importante opera andrà via via arricchendosi fino a diventare sigillo di un percorso letterario esemplare, portatrice di fama, archetipo di gusto neoclassico, modello per retori e dotti letterati del tempo. Questa edizione ora ricostruisce l'intero processo elaborativo, presentato in un apparato genetico completo e originalmente strutturato, permettendo così di penetrare la complessa vicenda di acquisizioni e di pentimenti, aperta al progresso fino all'estremo della vita, di uno dei più raffinati prodotti della scuola neoclassica.