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In quest'opera, l'autore ci fa conoscere la Legione Arcangelo Michele, il movimento "fascista" e cristiano fondato nel 1927 da Corneliu Zelea Codreanu e rimasto attivo sino al 1945, in Romania. Le autorità staliniste credettero ne fosse un elogio, quando invece Pillat voleva soltanto evidenziare in senso molto critico un fenomeno unico non solo della storia romena, ma anche europea. Per questo motivo fu processato. Il romanzo fu terminato nel 1948 e nel 1955 l'autore ne dattilografò due esemplari riveduti e corretti, sottoponendoli ad alcuni amici per averne un giudizio. Dopo il processo, che si concluse con una pesante condanna, le due copie parvero esser state distrutte, sicché Pillat ritenne per sempre perduto il romanzo, morendo con questa convinzione. Nel 2010, però, ne fu per caso rinvenuta una copia presso gli archivi del Consiglio nazionale per lo studio degli archivi della Securitate - CNSAS e subito stampato grazie a Monica, figlia di Dinu, e dello scrittore Gabriel Liiceanu, patron di Humanitas, la più grande casa editrice romena, e discepolo di Noica. Per la prima volta qui si apre uno squarcio schietto sul Movimento legionario, con l'intento di osservare quel fenomeno unico e sconcertante in maniera critica.