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Quando sa della morte del padre, Giulio non lo vede da trent'anni, da quell'estate del 1977 in cui sua madre ha dovuto lasciarlo all'ex marito. Mamma Elena è ansiosa e intransigente, papà Geremia affascinante e inaffidabile, Giulio un bimbo di 10 anni riservato e sensibile, che a scuola prende solo buoni voti e per quel viaggio parte con un bloc-notes pieno di regole e divieti da rispettare. Bloc-notes che finisce presto dimenticato: a bordo di una Giulia super color amaranto il padre lo porterà al Circeo, a Capri, in Liguria, e lui imparerà a bere Coca Cola fino al mal di pancia, a tuffarsi dallo scoglio più alto per far colpo sulle ragazzine, a percorrere da solo il tratto più buio dei sentieri. Tra scherzi e bugie, notti passate a giocare a poker e traffici da spallone, in attesa di un gommone che non si riesce a prendere mai e nuotate a perdifiato verso i Faraglioni, insieme alla giovane fidanzata Clem che profuma di limone fritto, Geremia fa vivere al figlio l'estate più bella della sua vita.