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"Che 'l'infamia sia oggi una questione di sfumature' è assioma a tal punto condivisibile da permettere di riconoscere in questo nuovo libro di versi di Giovanni Maurizi un fondamento sapienziale che va forse al di là delle intenzioni dell'autore, ma che attraverso la rete lascia trapelare un vero e proprio prontuario del passaggio o della metamorfosi dalla percezione individuale e quotidiana al riconoscimento di una metafisica dell'esistere. Certo, l'esistere poetico di Maurizi non ha nulla di diaristico né tantomeno di confessionale, dilatandosi piuttosto a una sorta di misura antropologica profonda. Tramiti tematici fra l'astratto e il concreto, il valore (morale, esperienziale) e l'evento (dialogico, sentimentale) sono le piante e i loro frequentatori più abituali, gli uccelli. E il loro rapporto viene descritto in una variegatissima, appassionata, vibratile gamma di situazioni che fa di volta in volta travestire i rami dei cachi di 'gelidi pizzi'; o che ai 'platani spogli' impedisce di 'redimere' un giorno troppo crudo, mentre un merlo 'canta d'amore'. È un libro pieno e maturo, questo di Giovanni Maurizi, che conferma non solo la vena sicura del suo autore, ma anche lo stato felice che è proprio di molta poesia italiana, oggi". (Alberto Bertoni)