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Un fantasma si aggira per il mondo, morde l'Europa: la crisi. I suoi profeti, i i banchieri e gli economisti, hanno imposto alcuni comandamenti: il mercato ha le sue leggi, e la politica deve assecondarle; se i governi non favoriscono l'impresa, non si crea occupazione; va ridotto il costo del lavoro; va contenuta la spesa sociale. Infine: torneremo a crescere. Il libro prova come ciò sia totalmente falso e illustra il fallimento delle politiche di sviluppo dell'ultimo ventennio del Novecento, che lasciano sul campo la fine dell'illusione della classe media, i diritti sociali alla fase terminale, la distruzione dell'ambiente. Non esistono possibilità di uscita progressiva dalla crisi, le vecchie ricette socialdemocratiche o liberiste non possono salvarci: è arrivato il momento di prendere in mano il nostro destino e di affrontare una guerra di classe che si prospetta lunga e senza quartiere.