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L'imperatore Flavio Claudio Giuliano (331-363), nipote di Costantino il Grande e ultimo esponente della dinastia dei nuovi Flavi (III-IV secolo), è rimasto nella storia come l'Anticristo, l'Apostata, l'imperatore dannato e maledetto. Così lo hanno bollato Gregorio Nazianzeno (329-390) e altri Padri della Chiesa. Ma chi è stato davvero Giuliano? L'ultimo degli Augusti pagani e politeisti, un reazionario entusiasta e fanatico della religione grecoromana o un riformatore coraggioso e illuminato? Un grande ammiratore della cultura greca oppure un implacabile persecutore dei cristiani? Uno spirito profondamente religioso e mistico o forse solo un utopista fuori tempo massimo, uno di quei nostalgici già perdenti in partenza? Questo libro prova a sciogliere questi e altri nodi alla luce di fonti e testimonianze contemporanee o di poco posteriori, interpretando in modo del tutto nuovo una figura tra le più intriganti ed emblematiche del tardo antico. E facendo giustizia di non pochi equivoci e luoghi comuni stratificati nei secoli.