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Il libro raccoglie saggi che interessano la storia di Parma fra il 1860 e il 1925 e trattano pertanto la storia della provincia durante l'epoca dell'Italia liberale, prima dell'avvento del regime fascista: si tratta di una storia soprattutto politica, sebbene qui e là non manchino riferimenti, più o meno rilevanti, alla storia sociale, economica o culturale. Sebbene il volume sia una sintesi di oltre sessant'anni di storia, è tuttavia fondato su ricerche nuove e circostanziate, con un consistente approfondimento sulle fonti archiviste e a stampa. Convinto che anche per la storia locale sia possibile una trattazione rigorosa, l'autore ha inteso superare i tradizionali luoghi comuni della storiografia locale (lo sciopero agrario del 1908, le barricate antifasciste del 1922...), oltrepassandone i compartimenti stagni, e allargando l'indagine per costruire un più complessivo ritratto della provincia parmense, di cui la storia nazionale è l'imprescindibile sfondo. Come in altri suoi studi sulla storia di Parma, anche questo conferma le caratteristiche dell'autore come scrittore di storia: una storiografia piena di fatti e ricca di notizie, che lascia poco spazio alle interpretazioni ideologiche e si mostra aliena dalle ricostruzioni preconcette, sfoltendo anche i piccoli miti locali, non raramente infondati.