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L'indagine ha inizio da un passo di Pausania, celebre periegeta greco vissuto nel II secolo d.C., che menziona un re etrusco di nome Arimnestos che regnò sui Tirreni, il quale, primo fra i "barbari", offrì un ex voto nel più celebre santuario del mondo antico: il tempio di Zeus a Olimpia. Le straordinarie corrispondenze cronologiche e archeologiche riscontrate negli ultimi decenni nella Romagna sudorientale, sembrano dar credito a vicende che risalgono alla prima metà del VII secolo a.C., proprio negli anni in cui questa zona era abitata da genti etrusche caratterizzate da una straordinaria espressività culturale e ideologica. L'autore Andrea Antonioli, ci conduce in un mondo perduto e suggestivo. Indagando sulle testimonianze esistenti e coniugando le fonti storiografiche con le evidenze archeologiche nonché altre discipline come la glottologia e l'iconografia, si cerca di far luce sulle vicende del re etrusco Arimnestos, possibile prima figura di capo che la Romagna abbia conosciuto. Da ciò ha origine un viaggio narrativo che ripercorre i miti e le vicende dell'Adriatico, caratterizzato dalle navigazioni dei Greci e di altre civiltà.