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"Desidero una Chiesa lieta con il volto di mamma, che comprende, accompagna accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà". È uno dei passaggi con cui papa Francesco si avvia a concludere il suo discorso ai 2200 delegati della Chiesa italiana, riuniti a convegno attorno al tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, nella splendida cornice della città di Firenze. La Chiesa che il papa sogna (e che ci invita a sognare con lui) è una Chiesa nella quale i vescovi trovano la propria gioia nell'essere pastori, che si lasciano sostenere a loro volta dalla gente. Una Chiesa che rifugge la tentazione di confidare nelle "strutture nelle organizzazioni, nelle pianificazioni", come da quella del "ragionamento logico e chiaro, il quale però perde la tenerezza della carne dei fratelli". Una Chiesa che, per essere all'altezza della sua missione, fa propri i sentimenti di Cristo - l'umiltà, il disinteresse e la beatitudine - in virtù dei quali è capace di sinodalità.