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La rosa è, nell'universo dei fiori, il più perfetto esempio di "felice matematica fatta di armonia di figura, colore e profumo. Anselmo d'Aosta definisce la rosa "tenue, tenera, dolce, bella, lieve, fragrante e utile". Questi sette attributi sono la fonte del rapimento estatico. È con questa padrona dei sensi che Gian Paolo Bonani ha parlato e continua a parlare oggi nel suo giardino di casa in Umbria (in realtà è l'area nord dell'antica Sabina) dove si sono acclimatati un migliaio di rosai. Da questo osservatorio, il giardiniere offre un panorama estremamente ricco illustrando la storia anche recentissima del fiore, osservandone l'evoluzione botanica nei diversi luoghi di ibridazione e produzione, analizzandone soprattutto le capacità di creare emozioni e di eccitare seduzioni. Non mancano nel volume indicazioni specifiche di cura e coltivazione della rosa, presentate in forma non schematica ma letteraria, con l'attenzione propria del coltivatore esperto. Le fotografie originali di Bruno Caserio fanno conoscere nel dettaglio una gamma insolita di rose, con l'apparizione di fiori mai visti in Italia e in Europa.