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È dagli anni Settanta che Gianfranco Miglio si occupa di riforme costituzionali. In questo libro arricchisce il panorama tradizionale di tali studi con due nuove prospettive: un'esplorazione dei legami che vincolano le disfunzioni del nostro sistema politico attuale al modo con il quale, nel cosiddetto "Risorgimento", è stato messo insieme lo Stato "nazionale"; e, in secondo luogo, lo studio delle probabili mutazioni che, sulle istituzioni, avrà la crisi ormai avanzata del regime parlamentare e dell'ordinamento partitocratico. Le due indagini concordano nell'indicare che lo "Stato moderno" è avviato verso una fase "federale" del suo ordinamento. Applicato a una convivenza di comunità molto diverse, quale è l'Italia, un ordinamento "federale" renderebbe possibile la coesistenza di politiche economiche differenziate, e di ordinamenti giuridici in grado di far emergere quelle peculiarità altrimenti soffocate.