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"Il testo di Paolo Iacci non ha bisogno di nessuna prefazione: è così lieve e divertente che meriterebbe di legittimarsi da solo, come tutte le cose che accadono per una loro grazia di origine e non devono ad altro che a se stesse il godimento che riescono a procurare. E tuttavia diremo qualcosa del suo breviario che forse non collimerà con la sua impostazione: il vero manager decide, comanda, si tutela, cerca connessioni che contino, frequenta i salotti buoni, talvolta persino si preoccupa; ma 'pensare', buon dio, che inutile perdita di tempo!" (Dalla prefazione di Pier Luigi Celli)