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Nel periodo che va dalla ricostruzione postbellica alla fine degli anni Sessanta, la comunicazione di impresa in Italia, pur lontana dall'attuale grado di specializzazione professionale, conobbe approcci e strategie di grande interesse. In quegli anni, l'industria mise in piedi grandi uffici studi e propaganda, si rivolse ad artisti e designer, mobilitò energie intellettuali, editò riviste come "Pirelli" e "Civiltà delle macchine". Nel frattempo, l'influenza di saperi, tecniche e discipline provenienti dagli Stati Uniti generava singolari fenomeni di mediazione e negoziazione. Scritti a partire da prospettive disciplinari diverse, i saggi raccolti in questo volume ricostruiscono il modo in cui aziende come Eni, Finmeccanica, Italsider, Olivetti, Pirelli e La Rinascente crearono la propria immagine pubblica. Contemporaneamente essi parlano di una stagione particolare del rapporto tra impresa e cultura in Italia, una stagione che merita di essere esplorata con sguardo critico, al di là di ogni facile nostalgia.