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Ripensare l'autorità, in un tempo di profonda crisi antropologica e di trasformazioni radicali in tutti i campi del vivere, significa cimentarsi con un tema che frequentemente suscita l'emergere di schieramenti opposti. Da un lato si invoca un ricorso all'autorità quale leva in grado di fronteggiare i disordini comportamentali del presente. D'altra parte la si rifiuta, stimandola come negatrice della libertà umana, strumento di coercizione, fattore di esaltazione delle disuguaglianze. È possibile ripensare l'autorità per esaltarla come modalità relazionale atta a favorire la crescita personale e la convivenza comunitaria, mentre si denunciano le sue degenerazioni? La riflessione pedagogica personalisticamente orientata può aiutare a rispondere agli interrogativi posti. Per il personalismo pedagogico, senza autorità non si da comunicazione educativa. In questo scenario, i diversi autori, condividendo il personalismo pedagogico nelle sue interne articolazioni, ricercano i fondamenti dell'autorità educativa; approfondiscono le connessioni tra autorità, governo di sé e percorsi di responsabilizzazione e rintracciano i significati e le dinamiche dell'autorità nell'ambito dei molteplici contesti di vita.