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Anno domini 1555. La nebbia vorace si sazia di ogni suono della pianura che dorme e non vuole essere disturbata. Un'unica via sembra restare indifferente al dilagante ed obbligato ozio: l'Adda. Viva e sempre in movimento, offre ospitalità e guida solo a coloro che la conoscono e rispettano. Ducato di Milano e Repubblica di Venezia hanno scelto questo luogo come teatro della lotta per il predominio sul Nord Italia e, con loro, controparti e alleati europei: nazioni che cercano di guadagnarsi il titolo di Impero. Queste terre di bassa pianura hanno visto battaglie, saccheggi, eserciti in rotta, niente che abbia lasciato un dono. Solo cicatrici. Sui volti e nei cuori dei protagonisti queste cicatrici sono ben evidenti, ma nonostante questo, o forse proprio per questo, continuano a vivere. Una lotta per la sopravvivenza, anche contro se stessi, senza, magari, riuscire a diventare mai né prìncipi né papi, ma restando sempre e solo intensamente uomini.