Tab Article
"E se un giorno dovessi andar via dalla mia terra, non per scelta o per necessità di studio o di lavoro, ma in seguito a eventi così gravi da costituire una probabile minaccia di morte, cosa porterei con me in solo due bagagli a mano, da preparare in massimo ventiquattro ore?" Questo è il quesito proposto dall'autrice come linea guida per una riflessione in chiave empatica, nello sforzo di immaginarsi al posto di chi è costretto a scappare a causa di guerre, persecuzioni o calamità. Sono nove, insieme all'autrice, le persone che hanno accettato l'invito di vestire il ruolo di "protagonisti" di una ipotetica fuga salvavita, situazione non del tutto improbabile considerando gli attuali esodi a cui stiamo assistendo. "Vogliamo leggere questo libro come un mettersi nei panni di - scrive mons. Gian Carlo Perego nella presentazione del volume - [...] e ci auguriamo che quanto proposto dall'autrice diventi non un esercizio di stile, ma uno dei tanti modi per essere compassionevoli, accoglienti e veri cristiani non solo di parole di pace e fratellanza, ma anche di gesti di carità".