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Figlia e sorella di missionari calvinisti svizzeri, Luisa Jaques nacque in Sudafrica il 26 aprile 1901. La malattia e "una lunga catena di sacrifici e di lotte inutili" l'avevano allontanata dalla fede, fino a ritenere che Dio non esistesse e che la vita non valesse la pena di essere vissuta. Tuttavia, al culmine della disperazione, nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 1926, una chiamata misteriosa e irresistibile rovesciò la sua esistenza. In un momento Dio era diventato una certezza. Ma cosa voleva dire? A forza di interrogarsi e impegnarsi nell'ascolto docile del Signore, Luisa tracciò il suo cammino. Scoperta la sua vocazione di clarissa, la perseguì con generosità e sacrificio fino a realizzarla nel 1938 con il suo ingresso nel Monastero Santa Chiara di Gerusalemme, dove divenne suor Maria della Trinità. Si offrì a Dio con voto di vittima e morì serenamente il 25 giugno 1942. Questo "Colloquio interiore", scritto per ordine del suo confessore, raccoglie i pensieri che la voce divina faceva risuonare dentro di lei.