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Si dice che in Argentina tutto può cambiare - tranne il tango - e Piazzolla ha infranto questa regola. Il "nuevo tango" di Piazzolla è diverso dal tango tradizionale perché incorpora elementi presi dalla musica jazz e fa uso di dissonanze e altri elementi musicali innovativi. El Gato (come era soprannominato per la sua abilità) introduce nel tango l'uso di nuovi strumenti che tradizionalmente non venivano utilizzati, come il flauto, il sassofono, la chitarra elettrica, gli strumenti elettronici e la batteria jazz. Era solito dire: "La mia opera è 10% tango e 90% musica contemporanea", per questo le sue splendide partiture, scaturite da momenti di profonda tristezza, di solitudine e di difficoltà economiche, furono denigrate dai puristi del tango. Dalla partenza dei suoi nonni da Trani, in Puglia, al racconto dei terribili anni '20 a New York, dove il giovane Piazzolla, nel quartiere di Harlem andava a sentire Cab Calloway. È lì che si avvicina alla musica classica e il bandoneon. Racconta della parentesi in Argentina, dove scopre il grande tango, partecipa ad orchestre sino a dirigerne una sua, e del suo viaggio a Parigi, dove studia con Nadia Boulanger e incontra i grandi personaggi quali Igor Stravinsky, Arthur Rubinstein, Jean Moreau, Alain Delon. Ma sarà l'incontro con il produttore italiano Aldo Pagani a dare una svolta alla sua vita artistica: crede in lui e lo porta in Europa, dove finalmente suonerà nei grandi teatri. Il CD contiene una selezione di brani.