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È diventato famoso come cantante dei Genesis, ma descrivere Peter Gabriel come una semplice popstar non renderebbe giustizia alla sua statura artistica e alle mille sfaccettature della sua personalità. Quintessenza del gentleman inglese, Gabriel ha intrapreso negli anni svariate carriere a incastro, portando in ognuna di esse la sua proverbiale attenzione alla qualità, un'innata curiosità e un'infaticabile dedizione al lavoro. Nel 1975, dopo aver lasciato a sorpresa la band che lo aveva reso celebre, ha diversificato il suo percorso artistico ed esistenziale producendosi in stimolanti dischi da solista, fortunate colonne sonore, storiche innovazioni nel campo audio-visivo, poderose iniziative benefiche e costante impegno per i temi della pace e della giustizia internazionale, mai dimenticando di fare musica coinvolgendo colleghi e artisti dai quattro angoli del mondo. Queste e tutte le altre vite di Gabriel rendono il racconto biografico di "Senza frontiere" una sfida impegnativa, che Daryl Easlea vince grazie a una scrittura che coniuga acume critico e senso storico, racconto e aneddoti, fino a toccare il cuore e l'anima di una personalità, appunto, senza confini.