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Il "De equo animante" occupa una posizione fondamentale nella lunga serie di scritti di mascalcia, la cui tradizione appare pressoché ininterrotta in Europa da Senofonte fino almeno all'inizio del XX secolo. Il volume è dedicato prevalentemente all'addestramento del cavallo, anticipando quello che l'arte della mascalcia diventerà alla fine del quindicesimo e soprattutto nel XVI secolo, con la nascita e la diffusione in tutta la penisola italiana delle scuole di equitazione. In questa nuova edizione, arricchita e aggiornata, è stata aggiunta anche una bibliografia specifica, a cui rinviare il lettore per la lettura dei testi, la conoscenza degli autori citati dall'Alberti e la letteratura tecnica, veterinaria o medica, dell'arte della mascalcia o dell'allevamento dei cavalli. Anche il testo e l'apparato critico sono stati riletti e rivisitati.