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È un baule pieno di gente quello ritrovato a Grado nel gennaio 2016 da Alia Englen, nipote di Biagio Marin (1892-1985), nella soffitta di casa, e donato al Fondo Marin della Biblioteca Civica di Grado. Apparteneva a Pina Marini (1892-1979), moglie di Marin. Una donna di grande nobiltà e gentilezza d'animo e di parola, vissuta all'ombra del poeta. Dentro il bauletto è stata ritrovata la corrispondenza personale di Pina: migliaia di documenti fra lettere, cartoline postali, biglietti, telegrammi, cartoline illustrate, fotografie, tutti compresi fra il 1912 e il 1926 e dei quali questo volume vuole offrire una prima presentazione e descrizione, inquadrandoli nella vita e nell'epoca a cui appartengono; essi offrono una prospettiva tutta nuova, finora trascurata, sulla figura e sul ruolo di Giuseppina Marini, che riuscì a dare misura, equilibrio e solidità alla vita del poeta.