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Il volume prende le mosse da una più ampia ricerca sulla spettacolarità e la scenografia nella Milano del Settecento, in particolare della prima metà della dominazione asburgica, fino all'inizio della coreggenza di Giuseppe II d'Asburgo. Tema assai variegato, quello della spettacolarità e della scenografia, giacché allo studio della scenografia prettamente teatrale va affiancato quello della scenografia che trasforma la città, o gli edifici preposti in occasioni festive, eventi rituali di natura civile o religiosa. Cosi, se da un lato si è analizzato l'apporto innovativo della scenografia dei fratelli Galliari, dall'altra è emersa una varietà di eventi rituali e festivi, inaspettata per una città che non aveva una corte che potesse sollecitarne la realizzazione. Punto di partenza dell'intera ricerca è stato il reperimento di fonti iconografiche, l'analisi delle quali ha consentito di individuare anche elementi impensati o poco considerati della spettacolarità milanese dell'epoca: incisioni, disegni, mappe, materiale iconografico di vario tipo, anche manufatti di arti applicate. Nel 1739, nel giro di pochi giorni, si assistette al passaggio in città di Maria Teresa d'Austria e al solenne ingresso dell'arcivescovo Stampa; fu un'occasione particolare, anche per tutta la molteplicità di elementi simbolici e spettacolari connessi ai due eventi.