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Il terzo seminario senese sulla tradizione dei medici antichi ha raccolto specialisti italiani e stranieri di testi dell'età tardoantica, medievale e rinascimentale, con il proposito di indagare, nell'ambito della tradizione indiretta dei testi medici greci, latini e arabi, il campo particolare delle traduzioni. I vari interventi hanno evidenziato la ricchezza delle problematiche esistenti e i sensibili progressi degli studi nell'ambito filologico e metodologico. Dall'età tardoantica, con le traduzioni latina e araba del cosiddetto Testamento di Ippocrate, le ricette magiche di Sesto Placido e le Ecloghe di Oribasio, si passa alle traduzioni arabe del De humoribus ippocratico, al Canone di Ruhawi delle opere di Galeno e all'ippocratico De natura pueri. Per l'età medievale e rinascimentale si presentano studi sulle traduzioni latine del De parvae pilae exercitio e su alcune greco-latine, adespote, di Galeno e di Ippocrate, su quelle del Quod animi mores di epoca medievale e rinascimentale e, infine, sulle traduzioni quattrocentesche e cinquecentesche di Dioscoride.