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Il presente volume contiene uno studio degli elementi architettonici dell'elevato di tumuli del suburbio romano, innanzitutto per riportare all'esistenza monumenti scomparsi di cui restano solo i disiecta membra. L'esigenza che l'autore porta avanti è quella di superare una mera analisi tipologica, riaffrontando anche da un punto di vista storico il particolare fenomeno dei tumuli: essi sono documentati nel suburbio romano a cominciare dalla seconda metà del I secolo a. C. ed hanno il loro culmine in età giulioclaudia, anche se le fonti citano tumuli già alla fine del III sec. a. C. e se sono noti esempi successivi alla prima età imperiale. La documentazione archeologica principale riguarda però proprio i grandi tumuli di età augustea (Mausoleo di Augusto, tombe di Cecilia Metella e di 'Casal Rotondo'), che nella prospettiva degli antecedenti degli Scipioni e di Silla ripropongono fortemente il problema dell'influsso della tomba di Alessandro. La novità che apporta questo lavoro, nel senso di ricostruire tramite lo studio dei disiecta membra l'esistenza di monumenti circolari funerari scomparsi, nasce infine dalla consapevolezza che gli studi sulla decorazione architettonica non si devono limitare solo ad aspetti formali, ma essere il punto di partenza per studi più ampi che coinvolgano tematiche storiche e non solo architettoniche.